L'Interporto di Orte, grazie alla posizione strategica e alle politiche sostenibili di gestione, si propone come un'opera snella, utile e condivisa, capace di rispondere alle criticità infrastrutturali del Paese, eliminando il collo di bottiglia nel trasporto merci a nord di Roma, principale e attiguo polo produttivo e turistico e di garantire la continuità di collegamento all'Europa e al Mediterraneo.
Investire nell'Interporto di Orte è sinonimo di ripartire dai nodi ovvero investire in quell'area più produttiva e dinamica del centro Italia e in quegli elementi del sistema che presentano le potenzialità e i moltiplicatori più alti per l'economia nazionale; tale scelta strategica genererà un indotto straordinario non solo per l'area di riferimento, ma anche per l'economia e l'immagine dell'intero Paese, la cui competitività sul mercato non dipende soltanto dai livelli di accessibilità ma anche dall'efficienza della catena logistica.
L'Interporto di Orte, nella configurazione attuale, prevede:
Le opere sopra descritte e già realizzate sono entrate in funzione operativa.
Per quanto riguarda il terminal ferroviario, è stato già realizzato il rilevato ferroviario e sono in corso i lavori per l'allaccio ferroviario alla linea Orte Falconara 2° e 3° stralcio, opere ferroviarie interne ed esterne, la cui conclusione è prevista entro l'anno 2018, come da autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L'Interporto di Orte è individuato dal Regolamento UE 1315, emanato nel 2013, come terminale ferro/strada della rete TEN-T comprehensive ma agisce su un corridoio della Rete TEN core (Corridoio Ferroviario TEN-T5 Helsinki-La Valletta). Per la sua localizzazione, in prossimità dello svincolo dell'Autostrada A1 e della grande viabilità di collegamento tra Lazio e Umbria, la struttura rappresenta il naturale hub per il progetto della distribuzione urbana delle merci su ferrovia. Oltre alla funzione di concentramento dei carichi stradali, esso potrebbe anche svolgere la funzione di ricomposizione dei carichi ferroviari e di trasferimento da servizi di tipo intermodale a servizi di tipi convenzionale.
L'interporto si estende su un'area di 320.000 mq e può contare su un magazzino di 12.500 mq di cui 6.500 adibiti a secco e 6.000 allestiti con 7 celle frigorifere a tecnologia avanzata, a temperatura e umidità controllata. La parte ferroviaria, in fase di realizzazione, terrà conto delle seguenti esigenze funzionali:
La società Interporto Centro Italia Orte S.p.A. si compone dei seguenti organi:
Statuto
La società Interporto Centro Italia Orte S.p.A. è dotata di uno Statuto che nel testo vigente è stato approvato dall'Assemblea straordinaria in data 26 Settembre 2017 a rogito Notaio A. Pappalardo repertorio n. 3153 Raccolta n.2553.
Codice Etico ed il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo
La società Interporto Centro Italia Orte S.p.A. con una apposita delibera del Cda, ha approvato e adottato il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo e il Codice Etico ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.
L'esigenza di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e dell'attività aziendale ha ispirato l'adozione di un sistema di controllo interno idoneo a prevenire la commissione di comportamenti illeciti da parte dei propri amministratori, dipendenti, collaboratori, rappresentanti e partner d'affari, affinché l' efficace attuazione del Modello possa essere strumento per migliorare la politica aziendale della Interporto Centro Italia Orte S.p.A.. I principi e le regole contenute nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo si integrano con quanto espresso nel Codice Etico adottato dalla società
Come previsto dalla norma, Organismo di Vigilanza, indipendente, monocratico, è stato nominato il Dott. Maurizio Cipollone con durata di anni due, contattabile all'indirizzo mail odv@interportocentro.it.